Non schiavi del virtuale
L’invito a «non diventare schiavi» dei social network e a «non rimanere bloccati nella vita virtuale a scapito di quella reale» è stato rivolto da Papa Francesco ai giovani della comunità ecclesiale di Iaşi in una lettera — datata 19 giugno — pubblicata dal sito della stessa diocesi rumena. Nello scorso mese di maggio la parrocchia dell’Assunzione della Vergine Maria, a Iaşi, aveva celebrato la Giornata della gioventù con la partecipazione del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin. E proprio tramite il porporato i giovani avevano fatto pervenire una lettera al Pontefice, ringraziandolo in particolare «per la speranza che infondi in noi» e per «tutto quello che fai per la Chiesa e per il mondo intero».
Nella sua risposta Francesco li esorta a essere «portatori di speranza e costruttori di ponti», utilizzando «ogni strumento a disposizione per seminare bontà e amore nel mondo», compresi i social, che però vanno adoperati «con coraggio e creatività, trasmettendo valori che edificano: l’amicizia, la pace, il dialogo tra etnie e culture, la famiglia e i valori cristiani». La vera ricchezza, in realtà, sta «nelle relazioni umane vissute quotidianamente». Da qui l’incoraggiamento del Papa: «Andate nel mondo, incontrate le persone, ascoltate le loro storie, guardate negli occhi i vostri fratelli e le vostre sorelle».