· Città del Vaticano ·

Parolin all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede

Non rassegnarsi a perseguire la via diplomatica

 Non rassegnarsi  a perseguire  la via diplomatica  QUO-149
03 luglio 2024
Roma, 3. «A volte sembra che il lavoro diplomatico produca piccoli esiti ma non dobbiamo stancarci o cedere alla tentazione della rassegnazione»: la pace è compito di ciascuno di noi a partire dal vissuto quotidiano, nelle nostre città, nei nostri Paesi, nel mondo. Lo ha detto il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nel suo intervento ieri a Roma presso l’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, in occasione della quinta edizione del premio letterario degli ambasciatori presso la Santa Sede. Parlando prima dell’evento, Parolin ha commentato quanto emerso dal documento della Commissione Giustizia e Pace di Terra Santa sull’uso improprio della espressione “guerra giusta” a proposito della violenza su Gaza. «Sappiamo che sul concetto di guerra giusta c’è molta discussione oggi, la guerra ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati