· Città del Vaticano ·

Manzoni e il sapiente uso del «ma»

 Manzoni e il sapiente uso del «ma»  QUO-148
02 luglio 2024
Con destrezza Manzoni fa uso degli aggettivi valorizzandone la gamma delle sfumature. Rappresenta un classico l’utilizzo del doppio aggettivo: l’uno e l’altro si integrano, temperandosi a vicenda. Alcune pagine dei Promessi sposi offrono un’esemplare testimonianza di questa dimensione narrativa diretta a fornire una descrizione esaustiva del soggetto. In questo scenario gioca un ruolo nevralgico l’avversativa «ma», in virtù della quale il ritratto si offre a una doppia, complementare lettura. La madre di Cecilia è rappresentata nella sua bellezza «velata e offuscata, ma non guasta». L’andatura era «affaticata ma non cascante». Anche nel ritratto del cardinale Federigo si riscontra il metodo dell’appaiamento, integrativo o limitativo, di due aggettivi (come pure di due sostantivi e di due ...

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