01 luglio 2024
Per affrontare il problema della scolarizzazione e delle capacità di lettura in Africa, negli anni scorsi sono nati numerosi progetti per raggiungere i minori nelle zone rurali, spesso inaccessibili e con poche infrastrutture. Alcune delle soluzioni trovate in questi anni sono furgoncini dotati di scaffali che girano tra i villaggi, biciclette oppure asini e cammelli che possono trasportare grandi quantità di libri senza correre il rischio di essere bloccati lungo la strada, come invece potrebbe accadere con altri mezzi di locomozione. Negli ultimi anni questo fenomeno, pur mantenendo il suo originario scopo, ha fatto affidamento a nuovi strumenti, in particolare quelli tecnologici.
Le biblioteche mobili ci sono in tutta l’Africa: Etiopia, Nigeria, Tanzania e Zimbabwe. Nell’ultimo Paese opera dalla metà degli anni ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati