Tomáš Halík scrive «si dice giustamente: chi sposa lo spirito del tempo, sarà presto vedovo», in Un tempo per piantare e un tempo per sradicare (Vita e Pensiero, 2024). Una considerazione preziosa, da affiancare alla più diffusa richiesta di «riconoscere i segni dei tempi». Non ci sono dubbi infatti sulla necessità di comprendere cosa sta accadendo e quali sono gli elementi che debbono essere tenuti in considerazione per non rendere l’agire astratto e fuori dal tempo. Altrettanto importante resta la capacità di rimanere se stessi, di non abbandonarsi alla corrente, indipendentemente dalla direzione nella quale essa conduce e senza esprimere un giudizio. Quando occorre è opportuno accontentarsi di una posizione marginale, se i segni dei tempi fanno capire che ci troviamo nell’inverno dell’attesa.
di Sergio Valzania