· Città del Vaticano ·

Nella memoria liturgica del beato Rosmini

L’uomo della carità intellettuale

mde
01 luglio 2024
«Ah il mio Rosmini, il mio Rosmini!». Ecco l’affettuosa esclamazione di Alessandro Manzoni (1785-1873), a poche ore dalla morte dell’amico Antonio Rosmini, avvenuta nel 1855 a Stresa (Verbania), all’una e mezza del 1° luglio, dopo un’agonia di otto ore. Rosmini — di cui ricorre oggi la memoria liturgica — nato a Rovereto (Trento) nel 1797, è l’uomo della carità intellettuale: quest’ultima espressione sintetizza, meglio di altre, la figura del filosofo e del teologo che ha dato vita all’Istituto della Carità (comprendente sacerdoti, suore e “ascritti” rosminiani). I padri e le suore della congregazione rosminiana, sparsi nei cinque continenti, festeggiano anche quest’anno la figura del loro fondatore. In particolare a Stresa in Piemonte è stata celebrata questa mattina la solenne eucarestia, ...

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