· Città del Vaticano ·

La poesia
«La figlia di Giairo» di Marina Cvetaeva

L’alito della morte

 L’alito della morte  QUO-146
28 giugno 2024
In prima traduzione italiana dal russo di Lucio Coco si propone una poesia di Marina Cvetaeva che ha per soggetto l’episodio evangelico della figlia di Giairo (cfr Marco 5,21-43). È questa una figura che ritorna più volte come motivo della sua ispirazione, solo che nella trasposizione poetica la fanciulla non avrebbe voluto essere risvegliata. Il mondo in cui si trova a vivere la risuscitata è quasi irriconoscibile per lei. Una barriera invisibile la separa dal reale. La sua vita non potrà essere più la stessa, quella piena di un tempo. Tra lei e il mondo si leva una barriera invisibile, quella formata dall’«alito della morte». Il testo è tratto da M. Cvetaeva, «Sobranie sočinenij v semi tomach, Stichotvorenija», t.2, Moskva, 1994, pp. 96-97. Nell’ampiezza del taglio ...

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