I volti, gli occhi dei #rifugiati ci chiedono di non girarci dall’altra parte, di non rinnegare l’umanità che ci accomuna, di fare nostre le loro storie e di non dimenticare i loro drammi
(20 giugno)
Siamo al mondo per scomodarci, per andare incontro a chi ha bisogno di noi. Così ritroviamo noi stessi: chi si spende per gli altri guadagna sé stesso, perché la vita si possiede solo donandola.
(21 giugno)
Dobbiamo avere pazienza con noi stessi e attendere fiduciosi i tempi e i modi di Dio: Egli è fedele alle sue promesse. Ricordare questo ci permette di ripensare i percorsi e rinvigorire i nostri sogni, senza cedere alla tristezza interiore e alla sfiducia.
(22 giugno)
Continuiamo a pregare per la pace. Lo Spirito Santo illumini le menti dei governanti, infonda in loro saggezza e senso di responsabilità, per evitare ogni azione o parola che alimenti lo scontro e puntare invece con decisione a una soluzione pacifica dei conflitti.
(23 giugno)
Non dimenticatevi di avere cura di voi stessi, non tanto dell’esterno, ma della parte più preziosa di voi: la vostra anima, il vostro cuore. Provate ad ascoltarlo in silenzio. E nel silenzio, seguendo il ritmo del vostro cuore,
parlate a Dio. #AnnodellaPreghiera
(24 giugno)
Con il racconto delle opere di Dio per noi, la Sacra Scrittura scioglie gli ormeggi di una fede paralizzata e ci fa riassaporare la vita cristiana com’è veramente: una storia di amore con il Signore. #ParoladiDio
(25 giugno)