· Città del Vaticano ·

Simul currebant
Terzo posto per Athletica Vaticana nelle gare dei piccoli Stati d’Europa

Giochi di pace a Gibilterra

 Giochi di pace a Gibilterra  QUO-142
24 giugno 2024

Insieme a Gibilterra, organizzatrice dell’edizione 2024 dei Campionati dei piccoli Stati d’Europa, svoltisi sabato 22 giugno, altri 18 Paesi che di piccolo hanno solo le dimensioni geografiche, ma la grande voglia di confrontarsi in amicizia e di incontrarsi nel nome dei valori dello sport. Senza far torto a nessuno elenchiamoli tutti: Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Georgia, Islanda, Kosovo, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Moldavia, Malta, Principato di Monaco, Montenegro, San Marino e Athletica Vaticana, l’ente della Santa Sede che si occupa dell’attività sportiva.

Lo stadio di Gibilterra, una vera bomboniera che guarda alla rocca e dalla parte opposta allo stretto e all’Africa, ha ospitato tutte le gare. Apprezzamento per la partecipazione di Athletica Vaticana, è la terza volta, è stato espresso dai vertici dell’atletismo europeo. Frank Carreras, presidente dell’Associazione di atletica dei piccoli Stati d’Europa e della Federazione di atletica di Gibilterra, ha ricordato la grande spinta data da Papa Francesco a uno sport che dica molto di più della pura e semplice prestazione agonistica: una piattaforma dove ci si incontra per vivere insieme un’esperienza di umanità, in cui vincere o perdere non toglie dignità a nessuno. Concorda Dobromir Karamarinov, presidente di European athletics, auspicando anche che le competizioni tra atleti di piccoli Stati possano essere allargate a tutto il mondo.

Il merito particolare della squadra della Santa Sede è aver creato un clima di grande familiarità, non solo al suo interno, ma anche nel rapporto con le altre compagini. Tanto che gli atleti in maglia biancogialla sono stati sostenuti da tutto il pubblico: Carlo Pellegrini nella mountain race, Giuseppe Tetto nel lancio del peso, Emiliano Morbidelli nei 5000 metri, con Rien Schuurhuis impegnato nella staffetta come Giuseppe Zapparata. Per quest’ultimo «storico terzo posto nei 110 ostacoli» ha subito commentato il presidente di Athletica Vaticana, Giampaolo Mattei. Alla guida di questo gruppo di amici la vicepresidente di Athletica, Valentina Giacometti, e il direttore tecnico, Claudio Carmosino. «Particolarmente significativo — ricorda Mattei — il dono del testimone della staffetta, firmato e benedetto da Papa Francesco, simbolicamente consegnato alla comunità sportiva dei piccoli Stati d’Europa, per rilanciare da Gibilterra un messaggio di inclusione e solidarietà attraverso lo sport, perché a vincere sia la pace».

Con lo stile di fraternità sportiva che la caratterizza, come indicato da Papa Francesco, Athletica Vaticana — accolta dal vescovo Zammit e dalla comunità cattolica di Gibilterra — ha preparato domenica sera una “cena all’italiana” condivisa con le persone con disabilità intellettiva che, con i loro familiari, fanno parte dell’associazione “Fede e luce”. Non sono mancati incontri con le comunità ebraica e anglicana.

da Gibilterra
Giancarlo La Vella