· Città del Vaticano ·

Rimarrà pur sempre la poesia

 Rimarrà pur sempre la poesia  QUO-141
22 giugno 2024
Più volte Eugenio Montale ha fatto riferimento (non solo nelle opere ma anche in occasione di interviste e di incontri di studio) all’«effetto disgregante» che la società tecnologica ha sull’esistenza umana e, al contempo, in termini di complementarità, alla funzione catartica della poesia. In Della poesia oggi dichiara: «La nuova poesia è fisiologicamente toccata dalla civiltà meccanica del nostro tempo, ma supera, quando lo supera, il suo ambiente. Se un giorno sparissero le macchine, rimarrebbero appunto le poesie d’oggi». Mentre la cultura scientifica del suo tempo frantuma e degrada l’esperienza, al contrario la poesia, che ritrae tale cultura, agisce organicamente. In un’intervista Montale confessava di aver sentito sin dalla nascita «una totale disarmonia» con ...

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