
22 giugno 2024
«Un missionario deve sempre tendere le due mani aperte: una porta il pane quotidiano, l’altra la Parola di Dio. A maggior ragione quando si trova in un paese dove si riscontrano tante difficoltà, come povertà, epidemia, conflitti». Così riassume la sua vocazione don Serafín Suárez, sacerdote spagnolo da trent’anni in missione in Zimbabwe, testimoniando la sua esperienza in occasione della presentazione del rapporto di attività 2023 delle Pontificie opere missionarie (Pom) di Spagna. Lungo una trentina di pagine, il documento attesta che lo Stato iberico si trova al primo posto nella classifica internazionale per l’invio di missionari e al secondo posto per l’invio di fondi veicolati alle missioni attraverso le Pontificie opere missionarie.
«Bisogna tuttavia andare oltre i ...
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