21 giugno 2024
Il Kazakhstan sta attraversando il peggiore disastro naturale della sua storia. A essere colpito il nord e l’ovest del Paese, martoriati fin dai primi giorni di aprile da inondazioni e alluvioni. I governi locali hanno dichiarato lo stato di emergenza in 10 regioni su 17: lo scioglimento della neve, le piogge torrenziali e il rapido innalzamento dei fiumi hanno danneggiato infrastrutture, sradicato famiglie dai loro territori e distrutto decine di abitazioni. Solo adesso la situazione si sta pian piano regolarizzando e le acque vanno asciugandosi grazie alle alte temperature nel brusco passaggio dall’inverno all’estate che sempre caratterizza la meteorologia dello Stato centroasiatico. Ma rimangono le macerie, materiali e psicologiche: più di 119.000 persone, di cui 44.000 bambini, sono state sfollate; di queste, solo la ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati