20 giugno 2024
I segni della storia e delle vicende umane, complessità da accogliere e decifrare, costituiscono lo spazio imprevedibile in cui l’intelligenza della fede può inoltrarsi soltanto in punta di piedi. Questa riserva dell’imprevisto sorge nelle frontiere, in quei confini labili tra il conosciuto e l’ignoto, dove i codici e le definizioni sperimentano una timida limitatezza. Le frontiere sono situazioni in cui affiora l’inatteso che provoca domande nuove penetrando il presente della carica innovativa del futuro. Anticamente finis terrae rappresentava la fine del mondo noto e l’inizio dell’incognito: lì dove le frontiere generano il gusto dell’immaginazione. Ci sono le frontiere della Chiesa ma anche frontiere — apparentemente — fuori dalla Chiesa che esprimono una profezia “laica” a tratti rivoluzionaria. La sintesi finale ...
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