«Cercasi personale per ripulire la laguna di Bustillos». È l’avviso esposto dal municipio della città di Cuauhtémoc, nello Stato di Chihuahua, nel Messico settentrionale, per affrontare un’emergenza che non ha precedenti nella zona e che gli studiosi attribuiscono agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici: nel vicino bacino di Bustillos, 3.300 km², il livello dell’acqua si è più che dimezzato a causa della prolungata siccità e delle temperature che nelle ultime settimane hanno superato i 40 gradi Celsius, causando una disastrosa morìa di pesci. Tra aree rimaste paludose e altre completamente arse dal caldo e già prosciugate, «gli agenti inquinanti si stanno concentrando maggiormente e stanno colpendo le specie che vivono qui», riferisce all’Afp Irma de la Peña Meraz, responsabile del dipartimento di Ecologia di Cuauhtémoc.
Al 31 maggio, la siccità interessava l’89,58% del Messico, il dato più alto dal 2011, secondo una stima della Commissione nazionale per l’acqua (Conagua), con temperature record pure a Città del Messico. Nello Stato di Chihuahua, anche il bestiame, perlopiù mucche e asini, sta morendo mentre le dighe continuano a registrare uno stoccaggio in diminuzione costante dall’inizio del 2024 e gli agricoltori fanno sempre più fatica ad assicurarsi l’acqua necessaria per le loro attività. Una crisi così grave che ha spinto molte persone ad abbandonare tutto, in cerca di sicurezza altrove: «Non osano più continuare a vivere qui», confida l’allevatore Jesus Maria Palacios alla Reuters. Intanto tutt’attorno, nella laguna, le autorità stanno cercando di correre ai ripari, tentando di coprire i pesci morti con la calce, con la preoccupazione che la rapida decomposizione sotto il sole cocente possa portare con sé insetti e malattie. (giada aquilino)