· Città del Vaticano ·

Inizio della missione del nunzio apostolico in Zimbabwe

18 giugno 2024

L’arcivescovo Janusz Urbańczyk il 25 aprile scorso è atterrato presso l’aeroporto internazionale Robert Gabriel Mugabe di Harare. Al suo arrivo è stato accolto: da Petros Takayambirwa, officiale del ministero degli Affari esteri e del Commercio internazionale, in rappresentanza del direttore del Protocollo; dall’arcivescovo metropolita di Harare, Robert Christopher Ndlovu; dal segretario generale della Conferenza episcopale dello Zimbabwe (zcbc), il redentorista Tryvis Moyo; e dal segretario della nunziatura, il reverendo Felipe Fabiane. All’uscita dall’aeroporto vi è stata anche l’accoglienza da parte di un gruppo di fedeli.

L’8 maggio, a margine dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale, è avvenuta la consegna della lettera commendatizia nelle mani del presidente della Conferenza episcopale, il vescovo di Mutare, il carmelitano Paul Horan. Il nunzio apostolico ha inoltre avuto modo di rivolgere un proprio intervento a tutti i partecipanti ai lavori dell’assemblea plenaria.

Il 15 maggio, presso la sede del ministero dell’Educazione superiore, dell’Innovazione, della Scienza e dello Sviluppo tecnologico è avvenuta la consegna delle copie delle lettere credenziali nelle mani del ministro Amon Murwira, facente funzioni di ministro degli Affari esteri e del Commercio internazionale. Durante il colloquio sono stati sottolineati i buoni rapporti tra Santa Sede e Zimbabwe.

Il giorno successivo, il 16 maggio, presso la State House, il palazzo presidenziale, ha avuto luogo la cerimonia di consegna delle lettere credenziali nelle mani del presidente della Repubblica dello Zimbabwe, Emmerson Dambudzo Mnangagwa. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, diversi officiali dell’ufficio del Protocollo e il segretario della nunziatura. Nel colloquio successivo alla cerimonia sono stati nuovamente sottolineati i buoni rapporti tra Zimbabwe e Santa Sede, ma è stato anche evidenziato il contributo fondamentale della Chiesa locale in ambiti quali l’assistenza umanitaria, l’educazione e la salute.