Prosegue anche oggi la visita in Terra Santa del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, alla guida di un nutrito gruppo di pellegrini dell’arcidiocesi di Bologna, e di rappresentanti di movimenti e associazioni ecclesiali italiane. Nel pomeriggio di ieri, il gruppo ha lasciato Gerusalemme e, attraversando il muro di separazione, ha raggiunto Betlemme. Qui i pellegrini si sono divisi in più gruppi per visitare le iniziative caritatevoli e assistenziali presenti nella città natale di Gesù. Mentre un gruppo ha visitato l’istituto per bambini audiolesi “Effetà Paolo vi ” — gestito dalle suore dorotee e voluto dall’allora Papa dopo il suo storico viaggio del 1964 — il cardinale Zuppi ha visitato il Caritas Baby Hospital di Betlemme.
Questa mattina all’alba il presidente della Cei ha celebrato la messa nella grotta della Natività, a cui è più tardi seguita la preghiera delle Lodi nell’attigua chiesa di Santa Caterina. Nella mattinata sono poi proseguite le visite ad altre istituzioni betlemite.
A colpire i pellegrini è il grave disagio che vive la città dopo il 7 ottobre. Gli abitanti di Betlemme vivono, in genere, principalmente di turimo e di pendolarismo con il lavoro nella vicina Gerusalemme. Ma da ormai otto mesi nessun pellegrino si affaccia a Betlemme e le restrizioni ai check point hanno impedito di raggiungere Gerusalemme. «Siamo rimasti impressionati dal calore con cui gli abitanti ci hanno accolto e salutato — afferma Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli, che ha voluto accompagnare il cardinale Zuppi in questo viaggio —. Si complimentavano per il coraggio mostrato nel venire fin qui. Anche se, sinceramente, più che il coraggio ci ha animato la buona volontà cristiana. Le difficoltà economiche e sociali sono evidenti già solo camminando per strada. Tante famiglie non hanno alcun reddito, o solo piccoli introiti da ormai otto mesi. Per alimentarsi, parecchi ricorrono a piccoli orti urbani. Occorre che la pace torni subito. E con essa il lavoro. Anzi il lavoro, oltre a dare dignità, è il presupposto di una vita di pace. Al ritorno in Italia — ha concluso Manfredonia — ci impegneremo come Acli a varare progetti di formazione ed inserimento al lavoro per questi nostri fratelli. Ho visto già che ci sono diverse opportunità da studiare, per esempio in campo ambientale». Nella serata di oggi il cardinale Zuppi farà rientro a Roma, mentre gli altri partecipanti al pellegrinaggio si tratterranno fino a domenica 16 giugno.
da Betlemme
Roberto Cetera