La politica estera
nel segno della continuità

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha giurato per il suo terzo mandato a capo del paese più popoloso del globo. Nulla di inaspettato, alla luce della popolarità internazionale del premier. La conferma elettorale di Modi, seppure inferiore alle attese, porterà verosimilmente a un consolidamento delle ambizioni di politica estera di Nuova Delhi, imperniate sul concetto di vishwaguru, traducibile dal sanscrito come “leader” o “guida mondiale”. Nonostante Modi abbia caricato la narrazione strategica del paese di un’inedita retorica etno-nazionalista, le manovre indiane sul palcoscenico globale tradiscono una certa continuità col passato. Sin dall’indipendenza avvenuta nel 1947, la politica estera indiana è stata caratterizzata da un certo pragmatismo, spesso impropriamente definito come ...