Dal campo profughi

13 giugno 2024
Sono un’atleta che ha partecipato ai Giochi olimpici a Rio de Janeiro e a Tokyo con il Team dei rifugiati. Questo è stato possibile grazie a Tegla Loroupe e alla sua Fondazione, e anche all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Sono fuggita dalle violenze in Sud Sudan quando avevo appena 8 anni. Con la mia famiglia siamo scappati, a piedi, prima dell’arrivo dei soldati nel nostro villaggio di Chukudum. Siamo saliti nel retro di un camion e ci siamo salvati.
Sono cresciuta con la mia famiglia nel campo profughi a Kakuma, nel nord del Kenya. Non avevo alcun progetto sportivo e il mio ambiente di vita non mi dava prospettive. Ho scoperto di avere un talento per la corsa quando sono stata invitata a partecipare a una gara scolastica nel campo profughi. Un insegnante mi ha suggerito di correre una prova sui 10 ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati