· Città del Vaticano ·

Con Paulo Freire
Dolci e Freire, l’incontro tra due vite animate dal senso di giustizia sociale

Orizzonti ampi per piantare persone libere

 Orizzonti ampi per piantare persone libere  QUO-131
11 giugno 2024
«Chi guarda avanti dieci anni pianta alberi, chi guarda avanti cento anni pianta uomini». Così amava ripetere Danilo Dolci che ha saputo concretizzare questo proverbio cinese, ampliando lo sguardo e trascendendo il complesso microcosmo sospeso fuori dal tempo dei borghi e dei quartieri sottoproletari della Sicilia occidentale, dove era approdato nel 1952. Spinto dal desiderio di scoprire «l’anima della vita», ha iniziato un percorso umano, politico e sociale di portata internazionale, andando oltre lo spazio ristretto di un territorio “orfano” dello Stato abitato da pescatori, contadini, operai, poveri, trovatelli e ultimi, a cui ha dedicato la sua esistenza, svolgendo azioni di pedagogia sociale. Dolci è consapevole fin dal suo arrivo a Trappeto e Partinico (Palermo) che affrontare in modo nuovo e ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati