· Città del Vaticano ·

Parole in cammino: “Esplorare”

E adesso so
che devo alzare le vele

 E adesso so che devo alzare le vele  QUO-131
11 giugno 2024

La vita degli uomini è un cammino, questa l'ispirazione originaria del programma che da aprile si tiene alla Radio Vaticana il venerdì alle 15,30. Ed è un cammino perché è un viaggio, e anche un’esplorazione. L’uomo sempre tende ad esplorare, non c’è niente da fare, è più forte di lui. C’è qualcosa che lo spinge ad “andare oltre”, a volerne sapere di più. È una sete di conoscenza, una curiosità che sembra corrispondere ad un destino, ad una “destinazione”. Parlandone insieme a Claudia De Cupis e a Leonardo Marcucci venerdì scorso, una prima figura “esemplare” che ci è venuta in mente è stata quella di Truman Burbank, l'immortale personaggio del film del 1998 di Peter Weir The Truman Show. Truman è true-man, il vero uomo che, quindi, ha sete di conoscere il mondo e alla fine trova il coraggio di abbandonare un mondo “finto e finito” per varcare una porta stretta e buia, pur di addentrarsi in un'avventura inquietante che però abbia il sapore della verità.

Ogni uomo, come Truman, se è fedele alla sua vocazione, cerca con tutte le sue forze di esplorare, di superare i limiti che si trova davanti. Non a caso gli altri due verbi che sono stati affrontati nella puntata sono stati navigare e volare: le azioni emblematiche dell’uomo che supera il limite dell'acqua, dell’aria e della forza di gravità. Sul “navigare” ci si è poi soffermati sull'essere naviganti in Internet, quindi non solo marinai (nauti) ma anche astro-nauti e oggi anche inter-nauti.

Sul tema del “volare” abbiamo ascoltato e analizzato il ritornello della canzone di Jovanotti Mi fido di te che ci ricorda che la vita, presa sul serio, è vertiginosa ma ci avverte anche che questo brivido «non è paura di cadere ma voglia di volare». Il desiderio è più grande di ogni nostro timore. Sia Claudia sia Leonardo, ognuno nel suo campo, l’arte e il cinema, si sono dilungati sulle tante opere artistiche dell'uomo che ha espresso questa sete di infinito e desiderio di oltrepassare la soglia di casa per viaggiare verso l'ignoto. Questo ignoto che spesso si cela anche dentro il cuore dell’uomo. L’uomo infatti esplora fuori e dentro di sé. E il cuore dell'uomo spesso si rivela un abisso. Sul tema dell'esplorazione dentro di sé Leonardo ha citato la saga di George Lucas di Guerre Stellari. I cavalieri Jedi sanno che è necessario scendere in quell'abisso, nelle profondità del proprio cuore e che proprio lì si annidano i pericoli maggiori, perchè “La Forza”, il grande potere che lega insieme tutto l'universo, ha anche un “Lato Oscuro”. Il potere va affrontato e spesso il più grande e virtuoso esercizio è proprio quello di non esercitarlo.

La sfida dell'ignoto, del cogliere la vita come avventura, è qualcosa che mette paura, paralizza. È questo il senso di una celebre poesia raccolta nell’Antologia di Spoon River di E.L.Masters, George Gray. Il protagonista della poesia guarda la sua lapide e il simbolo ivi effigiato: «una barca con vele ammainate, in un porto» e commenta: «In realtà non è questa la mia destinazione ma la mia vita». E spiega che: «l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno; / il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura; / l'ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti». Fin qui lo sgomento di fronte ad una vita “sprecata” nel non-senso, proprio come una barca ferma in un porto, un “contro-senso”. Ma ecco la svolta, il riconoscimento che «Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita». La vita come cammino da intraprendere per appagare quella fame e quindi l'invocazione struggente del finale: «E adesso so che bisogna alzare le vele / e prendere i venti del destino, / dovunque spingano la barca. / Dare un senso alla vita può condurre a follia / ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio; / è una barca che anela al mare eppure lo teme». L’esplorazione nasce dall'inquietudine, quella sana condizione propria dell'uomo che Papa Francesco ha sempre consigliato, soprattutto ai giovani, incitandoli a uscire, a scoprire il mondo, a confrontarsi con gli altri, a dialogare con loro. E questo già suggerisce il tema della prossima puntata.

di Andrea Monda