· Città del Vaticano ·

Un libro ripercorre la storia del Palazzo pontificio

Villeggiare a Castel Gandolfo (tra il Sei e il Settecento)

 Villeggiare a Castel Gandolfo (tra il Sei e il Settecento)  QUO-129
08 giugno 2024
Da Roma, percorrendo la via Appia in direzione sud, i fitti e lussureggianti boschi coprivano il promontorio che cingeva il sistema di crateri vulcanici generando i Colli Albani. Incastonati, come gemme azzurre, i laghi di Nemi alle pendici di Monte Cavo e quello di Albano altrimenti detto di Castel Gandolfo che, contrariamente agli specchi d’acqua di origine vulcanica, si trovava a 300 metri di altezza. Tra i primi a restare affascinato da quei luoghi fu l’imperatore Domiziano che si fece erigere sul punto più alto del cratere, a circa 425 metri, una lussuosa dimora affacciata da un lato verso questo lago, dall’altro sulla via Appia. Probabilmente furono proprio le vestigia di quella sontuosa villa ad incuriosire ed attrarre, sino alla nascita del borgo che nel Medioevo prese il nome dalla famiglia dei Gandolfi, proprietaria ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati