Israele e Palestina
«Israele e Palestina hanno bisogno di un abbraccio di pace!». Con ancora impresse nella memoria le immagini di quanto accaduto a Verona venti giorni fa, quando un israeliano e un palestinese si sono abbracciati davanti a lui, Papa Francesco ha rilanciato ieri pomeriggio, venerdì 7 giugno, i suoi auspici per la riconciliazione tra i due Paesi e i rispettivi popoli. L’accorato appello per la cessazione delle ostilità è riecheggiato nei Giardini vaticani durante il momento di preghiera nel decennale della “Invocazione per la pace in Terra Santa”, che si era svolto nello stesso luogo l’8 giugno 2014. E il pensiero del Pontefice non poteva non andare all’ancor più significativo — «emozionante» lo ha definito — abbraccio di pace che in quella circostanza si scambiarono l’allora presidente israeliano, il compianto Shimon Peres, e il presidente palestinese Mahmoud Abbas, alla presenza del Patriarca ecumenico Bartolomeo, che poi piantarono insieme un ulivo.
Per commemorare lo storico avvenimento ieri — otto mesi dopo quel 7 ottobre 2023 che ha segnato l’inizio di un nuovo lacerante conflitto in Medio oriente — il vescovo di Roma è tornato a pregare proprio sotto quella pianta, dove una targa ricorda lo storico avvenimento. Auspici di pace rilanciati anche oggi sull’account @Pontifex con un post che richiama la consueta iniziativa di preghiera del Forum internazionale di Azione Cattolica (Fiac) proprio nell’anniversario di quell’8 giugno di dieci anni fa. «Fermiamoci a pregare almeno #UnMinutoPerLaPace — scrive il Papa su x — chiedendo al Cuore Immacolato di Maria di intercedere per noi davanti a Gesù. #PreghiamoInsieme: Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità; Regina della pace, ottieni al mondo la pace».
Dieci anni di preghiera e di vicinanza paterna
di Ibrahim Faltas