· Città del Vaticano ·

Conclusa l’assemblea plenaria del Dicastero

Formazione permanente, vocazioni e diaconato

 Formazione permanente, vocazioni e diaconato  QUO-129
08 giugno 2024

Per confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità attorno a tre temi chiave — l’accompagnamento e la formazione permanente dei sacerdoti nella Chiesa di oggi, la valorizzazione del ministero del diaconato e la promozione della pastorale vocazionale, opera sinergica di tutta la comunità cristiana, opera ecclesiale, sinodale e missionaria — l’assemblea plenaria del Dicastero per il clero ha riunito dal 5 al 7 giugno i cardinali e vescovi membri insieme ai consultori. Lo ha reso noto un comunicato dello stesso Dicastero aggiungendo che due sono stati, in particolare, gli obiettivi dell’assemblea, a sette anni dall’ultima celebrata nel 2017: da un lato, informare membri e consultori su problematiche attuali e sviluppi in corso e, dall’altro, ricevere il loro parere esperto e raccoglierne le istanze, nonché incoraggiare la collaborazione anche a distanza.

La discussione si è snodata attorno ai tre temi chiave e alle attività ordinarie del Dicastero. Ad aprire i lavori sono stati il cardinale prefetto Lazzaro You Heung-sik e l’arcivescovo segretario Andrés Gabriel Ferrada Moreira. Ogni mezza giornata si è poi affrontato uno dei tre temi allo studio. Innanzi tutto, l’assemblea ha fatto il punto sul processo di scambio e di confronto con le Chiese particolari avviato nel febbraio scorso attraverso il Convegno internazionale sulla formazione permanente dei sacerdoti dal titolo «“Ravviva il dono di Dio che è in Te” (2 Tm 1, 6) - La bellezza di essere discepoli oggi. Una formazione unica, integrale, comunitaria e missionaria». Partendo dall’esperienza e dalle istanze raccolte nel convegno, don Raffaele Ponticelli, consultore del Dicastero, docente di Psicologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e direttore dell’ufficio per la Formazione permanente del clero di Napoli, ha focalizzato criticità, obiettivi e modalità della formazione permanente dei sacerdoti oggi.

Una seconda relazione riguardava il cammino di maturità umana e l’accompagnamento dei sacerdoti, proposta da suor Martha Driscoll, badessa emerita del monastero cistercense di Gedono (Indonesia), attualmente nel monastero alle Tre Fontane di Roma. Aprendo le riflessioni sul diaconato permanente, don Dario Vitali, consultore e ordinario di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, ha evocato dati storici e prospettive teologiche che possono aiutare a interpretare meglio il ripristino di questo ministero da parte del concilio Vaticano ii . Infine, don Mario Óscar Llanos, ordinario di Pedagogia e Pastorale vocazionale dell’Università Pontificia Salesiana, ha offerto una panoramica storica dell’impegno della Santa Sede per la pastorale vocazionale e tracciato punti fondamentali per un maggiore sviluppo in questo campo.

Momento centrale della plenaria è stata giovedì mattina l’udienza con il Papa. Nel suo discorso, il Pontefice ha fortemente incoraggiato l’impegno del Dicastero e dato autorevoli indicazioni per ciascuno dei tre temi in esame. Ecco alcune prospettive emerse.

La formazione permanente. Si è sottolineato quanto è urgente l’impegno in questo campo. È ormai chiaro che la formazione permanente non si può limitare all’aggiornamento teologico e pastorale ma deve guardare in maniera integrale alla persona del prete in tutte le sue dimensioni. Il Pontefice nell’udienza ha ricordato quanto è importante che ogni sacerdote si possa sentire accompagnato e “a casa”. E ha chiesto al Dicastero di continuare a portare avanti quella rete mondiale iniziata nel febbraio 2024 con il Convegno internazionale per la formazione permanente.

La cura delle vocazioni è risultata tema di basilare importanza che merita l’attenzione e l’impegno di tutta la Chiesa. Il Papa ha invitato a non rassegnarsi «al fatto che per tanti giovani è scomparsa dall’orizzonte l’ipotesi di un’offerta radicale di vita». Da qui la sua richiesta di riattivare la Pontificia Opera per le vocazioni, «con modalità adatte ai nostri tempi», e il suggerimento di una via concreta: creare rete con le Chiese locali e individuare buone pratiche da far circolare.

Il diaconato permanente è apparso come una realtà da accompagnare e da approfondire, alla luce del Concilio e dell’esperienza fatta in questi decenni. La condivisione in plenaria ha fatto emergere tanti aspetti importanti per un discernimento in questo campo. E Francesco ha incoraggiato «a lavorare per questo e mettere in campo tutte le forze necessarie».