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Bailamme

Giugno, la pienezza

 Giugno, la pienezza  QUO-128
07 giugno 2024

Tutte le promesse dei mesi precedenti trovano in giugno il compimento, in questo “giro di boa” dell’anno, quando il sole raggiunge la sua “pienezza”. Non a caso giugno è denominato anche Mese del Sole, per il fatto che in corrispondenza del 21º giorno del mese, ovvero nel solstizio d’estate, l’asse terrestre presenta un’inclinazione tale da garantire la massima durata di luce nell’arco di un giorno. Questa idea di pienezza era anche presente nell’antichità romana che faceva di questo un mese veramente “giunonico”: il suo nome infatti risale al latino Iunius probabilmente una forma contratta di Iunonius, ovverosia “sacro a Giunone”, dea romana del matrimonio e del parto.

A giugno la natura, la vita, si presenta gravida, matura, generativa. Nasce a metà di questo mese posto a metà dell’anno 1940 il cantautore Francesco Guccini che canta l’avvenimento con queste parole: «Giugno, che sei maturità dell’anno, di te ringrazio Dio: / in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io... / E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro, / con le tue spighe doni all’uomo il pane, alle femmine l’oro». Colore e calore trionfano in questo mese, come scrive Patricia Highsmith: «Giugno. Come suonava dolce quella parola, pigra, limpida e traboccante di sole e di calore!». È un mese biondo giugno secondo Guido Gozzano: «Giugno. Per le finestre il sole inonda/ la bella stanza d’una luce aurina: / freme la messe ai solchi della china, / la messe ormai matureggiante e bionda». Un mese addirittura felice secondo Ada Negri: «Un pomeriggio dei primi di giugno: il mese mio, il più felice dell’anno, che ha davanti a sé l’intera estate, è quasi senza notti, e mi dà l’illusione che la morte non sia cosa vera».

A giugno infine la memoria vola agli anni della scuola, quando all’inizio di questo caldo mese, l’anno scolastico, finalmente, terminava. Mese agognato, mese della “liberazione”, ma anche mese degli esami, della prova, del giudizio. Il 24 del mese la Chiesa ricorda la nascita di san Giovanni Battista nato esattamente 6 mesi prima di Gesù, il solstizio di estate richiama automaticamente quello di inverno, quando nascerà, nel momento più buio dell’anno, un altro “sole”, che non conosce tramonto. 

di Andrea Monda