Questa volta non erano i saloni o i teatri parrocchiali, ma un garage condominiale col pavimento in brecciolino, il muro di mattoni, le piante rampicanti e tutte intorno le saracinesche con dentro le auto parcheggiate. Al centro una poltrona; sedute davanti una trentina di famiglie, coppie con neonati, ragazzi, parrocchiani della vicina chiesa di Santa Brigida di Svezia, avvertiti all’ultimo minuto dal parroco per ragioni di sicurezza e alcuni arrivati a incontro già iniziato con ciabatte o vestiti di casa. Come la signora scesa «de corsa» dalle scale che provava a sistemarsi i capelli: «Oddio, ma che sorpresa e me lo potevate di’ prima che ce stava er Papa!».
È stato uno scenario del tutto inedito quello del terzo appuntamento della “Scuola di preghiera”, la serie di incontri di Papa Francesco in giro per Roma nell’Anno della Preghiera in vista del Giubileo 2025.
Dopo bambini e adolescenti, Francesco ha voluto incontrare nel pomeriggio di ieri, giovedì 6 marzo, le famiglie nel quartiere romano di Palmarola, in zona Borgata Ottavia, estrema periferia ovest della città.
La famiglia è stata il centro di ogni parola e riflessione, quindi le sue sfide e difficoltà, le bellezze e la potenzialità per la Chiesa e la società.