![Né lupi né agnelli QUO-126 Né lupi né agnelli QUO-126](/content/dam/or/images/it/2024/06/126/varobj25269929obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
05 giugno 2024
«La santità verso cui siamo tutti quanti chiamati non ci vuole né lupi né agnelli. La chiamata alla santità è chiamata a essere unici, a essere noi stessi fino in fondo, senza emulazioni, senza finzioni». Antonio Carriero, nel suo Né lupi né agnelli. Il sogno di Don Bosco a occhi aperti (Elledici, Torino, 2024, pagine 103, euro 10), è piuttosto tranchant, proprio a cominciare dal titolo del libro che trova posto nella collana “Spiritualità e pedagogia salesiana”, nell’evitare di ridurre la santità in genere e quella di Giovanni Bosco in specie a semplicistiche etichette.
Non a caso, l’introduzione del volume reca il titolo «Un santo senza etichetta», per tentare di smarcare da essa (santo dei giovani, santo dell’educazione, protettore dei maghi, ...
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