05 giugno 2024
Uomo “dai pensieri lunghi e dai piccoli passi”: così Achille Occhetto definisce Enrico Berlinguer, l’ultima grande icona del comunismo italiano, morto 40 anni fa, l’11 giugno del 1984. Lunghi pensieri — come quello di cambiare nome al partito già nel 1974, idea poi accantonata, dopo che lo stesso Occhetto gli ebbe suggerito quello, giudicato inadeguato, di “Partito comunista democratico italiano” — e piccoli passi, quelli del dialogo con i socialisti, della questione morale che non ebbe modo di tradursi in un’azione in grado di scongiurare il drammatico vuoto dal quale sarebbero nate “Tangentopoli” e l’inchiesta “Mani Pulite”.
Una figura, dunque, lontana dall’immagine quasi mitologica cara a una parte della sinistra, come dimostra il libro di Marcello Sorgi “San Berlinguer. L’ultimo capo del popolo comunista” ...
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