· Città del Vaticano ·

Messaggio ai partecipanti al Congresso dell’Apel

I genitori protagonisti
e artefici dell’educazione

 I genitori protagonisti e artefici dell’educazione  QUO-123
01 giugno 2024

Il Papa invoca «un’alleanza forte tra la scuola e le famiglie» fondata sulla consapevolezza che i genitori sono «i protagonisti e i primi artefici dell’educazione» dei figli. L’appello di Francesco è contenuto nel messaggio inviato ieri ai partecipanti al Congresso della Association des Parents d’Élèves de l’Enseignement Libre (Apel), che si svolge a Valence, in Francia, dal 31 maggio al 2 giugno. Ne pubblichiamo di seguito una traduzione italiana dal francese.

Cari genitori, sono lieto di poter salutare, attraverso questo messaggio, tutti voi, rappresentanti dell’apel riuniti a Valence attorno al presidente e al vescovo accompagnatore della vostra associazione. In questi giorni intendete lavorare, riflettere e scambiare opinioni sulla vostra missione al servizio della comunità educativa, e io mi unisco alla vostra riflessione, perché i giovani e le famiglie, presente e futuro delle nostre società, sono al centro della mia attenzione. Le associazioni di genitori sono state particolarmente incoraggiate dal Concilio che esortava i cristiani a offrire spontaneamente il loro aiuto per seguire e sostenere tutto il lavoro della scuola (cfr. Concilio Vaticano ii, Gravissimus educationis, n. 6).

Cari genitori, siete davvero i protagonisti e i primi artefici dell’educazione dei vostri figli, ma tale compito richiede l’aiuto di tutta la società, a cominciare dalla scuola. Un’alleanza forte tra la scuola e le famiglie permette la trasmissione delle conoscenze e al tempo stesso la trasmissione dei valori umani e spirituali. Questa alleanza educativa è quindi l’occasione per promuovere l’educazione integrale dell’uomo, al fine di garantire la costruzione di un mondo più umano e assicurargli la sua dimensione spirituale. Si tratta in sostanza di far scoprire ai giovani il progetto di Dio per ognuno di loro.

D’altro canto, la scuola-comunità è un microcosmo reale e aperto al futuro. Ne fanno parte coloro che sono direttamente coinvolti nel processo educativo, dal personale direttivo e amministrativo agli insegnanti e ai genitori, essendo questi ultimi il perno centrale attorno al quale ruota tutto questo piccolo mondo. Date così vita a una comunità che, con una diversità di ruoli ma una convergenza di fini, riveste le caratteristiche di una comunità cristiana e umana cementata dalla carità.

La via da seguire in questo ambito, come in tanti altri, resta quella dell’alleanza, dell’incontro e della collaborazione. Così il vostro impegno di genitori di studenti, al servizio delle nostre comunità educative, si rivela indispensabile, e io vi ringrazio per questo. È uno dei pilastri del Patto educativo globale che vi invito a proporre con entusiasmo, anche dinanzi a opinioni divergenti, perché «le convinzioni religiose riguardo al senso sacro della vita umana ci permettono di «riconoscere i valori fondamentali della comune umanità, valori in nome dei quali si può e si deve collaborare, costruire e dialogare, perdonare e crescere, permettendo all’insieme delle diverse voci di formare un nobile e armonico canto» (Lettera enciclica Fratelli tutti, n. 283).

Infine, cari genitori, non dimenticate la funzione pedagogica del tempo! Sapete per esperienza che l’educazione non termina con la fine della scuola: i suoi effetti si manifestano nel corso di tutta la vita, permettendo di accogliere le gioie e le prove che la costellano. Come nella parabola del granello di senape (cfr. Mc 4, 26-29), il lavoro dei genitori e dei professori, difficile perché delicato, si svolge nel corso delle stagioni ed è volto a portare in futuro frutti insperati. Nell’attesa, vi invito a “fare buon uso del tempo”, secondo l’espressione di san Paolo (Ef 5, 16), e ad affrontare con coraggio le sfide attuali.

Penso in particolare alla sfida posta dall’intelligenza artificiale e alla maniera in cui cambia profondamente, al di là dei metodi di apprendimento, il modo di pensare in modo autonomo. Per affrontare questa sfida, che non riguarda soltanto l’etica ma anche la formazione dell’intelligenza e del giudizio dei vostri figli, dell’intera gioventù, vi assicuro che la Chiesa è al vostro fianco. C’è qui tutto un lavoro di discernimento che vi invito a fare con l’insieme della comunità educativa e la luce della Chiesa, perché questo genere di sfida non può essere affrontato da soli!

Possano dunque queste giornate di riflessione dedicate alla “Educazione per la vita” portarvi a fare della scuola-comunità una vera scuola di vita, che consenta ai vostri figli di affrontare un mondo difficile ma illuminato dalla speranza: una speranza fondata sulle promesse di Cristo che non delude. Chiedo alla Vergine Maria, madre e maestra, d’ispirare le vostre iniziative e il vostro impegno al servizio delle vostre scuole: che vi protegga, vi mantenga saldi in Cristo e faccia sempre di voi testimoni del suo amore. Di tutto cuore benedico voi e le vostre famiglie, senza dimenticare le comunità educative nelle quali operate.

Da San Giovanni in Laterano, 13 maggio 2024

Francesco