· Città del Vaticano ·

Arcivescovo emerito di Castries, aveva 91 anni

È morto il cardinale
Kelvin Edward Felix

 È morto il cardinale  Kelvin Edward Felix  QUO-123
01 giugno 2024

Il cardinale Kelvin Edward Felix, arcivescovo emerito di Castries (Saint Lucia), è morto nel pomeriggio di giovedì 30 maggio, solennità del Corpo e Sangue di Cristo, nell’abbazia Our Lady of the Assumption, Mount of Prayer (Coubaril). Aveva 91 anni. Era infatti nato il 15 febbraio 1933 a Roseau (Dominica) ed era stato ordinato sacerdote l’8 aprile 1956. Nominato arcivescovo metropolita di Castries il 17 luglio 1981, aveva ricevuto l’ordinazione episcopale il successivo 5 ottobre. Aveva rinunciato al governo pastorale dell’arcidiocesi il 15 febbraio 2008. Papa Francesco lo aveva creato e pubblicato cardinale, del titolo di Santa Maria della Salute a Primavalle, nel Concistoro del 22 febbraio 2014. Le esequie saranno celebrate mercoledì 12 giugno, alle 10, nella basilica minore dell’Immacolata Concezione a Castries. Alla vigilia, martedì 11, alle 17.30, si svolgerà una veglia di preghiera. Il cardinale sarà poi sepolto, secondo la sua volontà, nel cimitero della cattedrale.

Nel gesto di mettere a disposizione la sua residenza episcopale per i poveri c’è il profilo del cardinale Felix, primo sacerdote originario di Dominica — ha svolto il suo ministero anche a Saint Kitts, a Trinidad e Tobago e soprattutto a Saint Lucia —, che ha avuto un ruolo di primo piano in tutta l’area insulare centroamericana, essendo stato a lungo ai vertici della Conferenza delle Chiese dei Caraibi e presidente della Conferenza episcopale delle Antille.

Era nato nel 1933, sesto dei nove figli del maggiore Edward Mosley, sovrintendente di polizia, e di sua moglie Melanie Cadette. Ricevuta l’istruzione primaria presso la Roseau Boys School e quella secondaria alla Dominica Grammar School, durante gli anni delle scuole superiori si era distinto nella pratica sportiva, in particolare nel cricket, nel calcio e nell’atletica, conseguendo eccellenti risultati in tornei giovanili.

Dopo essersi diplomato, agli inizi del 1951 aveva lasciato la Dominica per iscriversi al Saint John Vianney Seminary di Trinidad e Tobago. Era stato ordinato sacerdote in Dominica nel 1956 da monsignor Patrick Finbar Ryan, arcivescovo di Port of Spain. È stato il primo prete originario di Dominica e il primo a essere ordinato in quella terra.

Dopo le iniziali esperienze pastorali in patria e a Saint Kitts, si era trasferito in Canada dove, nel 1963, aveva conseguito una specializzazione in area pedagogica all’Istituto internazionale Coady dell’Università di San Francesco Saverio in Nova Scotia. Nel 1967 aveva ottenuto un master in Sociologia e Antropologia all’ateneo statunitense di Notre Dame (Indiana).

Negli anni di formazione (1967-1970) all’Università di Bradford, in Inghilterra, aveva prestato servizio come cappellano della comunità caraibica di quella città e dell’intera regione del West Yorkshire. Colpito dalle condizioni di difficoltà sociali ed economiche della gente, aveva organizzato anche una cooperativa di credito. Da quell’esperienza era nato il Bradford Credit Union che ha ottenuto numerosi riconoscimenti nel corso degli anni ed è tuttora fiorente, dimostrandosi uno strumento efficace per risolvere i problemi sociali ed economici dei migranti antillani nel Regno Unito.

Intanto, conclusi gli studi, era ritornato come docente al Saint John Vianney Seminary di Trinidad e Tobago. Aveva insegnato sociologia e teologia pastorale e aveva svolto attività accademica anche all’Università delle Indie Occidentali “Saint Augustine Campus”. Era quindi rientrato in Dominica come preside della Saint Mary Academy, una scuola secondaria cattolica per ragazzi che era stata chiusa a causa delle agitazioni provocate dal movimento Black Power. Aveva riavviato pienamente l’attività dell’istituto dopo tre anni di intenso lavoro, restituendo la direzione didattica ai Fratelli Cristiani.

Dopo questo lavoro nella scuola, era stato nominato segretario generale aggiunto della Conferenza delle Chiese dei Caraibi.

Nel 1981 era stato nominato da Giovanni Paolo ii arcivescovo metropolita di Castries, in Saint Lucia. Il successivo 5 ottobre aveva ricevuto l’ordinazione episcopale nella cattedrale dedicata all’Immacolata Concezione. «Ut omnes unum sint» il motto episcopale da lui scelto. A ordinarlo l’arcivescovo Paul Fouad Tabet, delegato apostolico nelle Antille. Co-consacranti Gordon Anthony Pantin, arcivescovo di Port of Spain, e Samuel Emmanuel Carter, arcivescovo di Kingston in Giamaica. Giovanni Paolo ii gli aveva imposto il pallio il 29 giugno dell’anno successivo nella basilica Vaticana.

Nello stesso periodo era stato eletto presidente della Conferenza delle Chiese dei Caraibi (1981-1986) e successivamente presidente della Conferenza episcopale delle Antille (1991-1997). In quegli anni era divenuto anche membro dei Pontifici Consigli per la famiglia e per il dialogo interreligioso, e del Consiglio per l’America del Sinodo dei vescovi.

Nell’arcidiocesi di Castries aveva dedicato le proprie energie pastorali soprattutto alla formazione del clero, delle organizzazioni religiose e del laicato. Aveva preparato l’accoglienza di Papa Wojtyła in occasione del viaggio apostolico a Saint Lucia (7 luglio 1986), che aveva comportato un impegno su vasta scala con il coinvolgimento di tutti i vescovi della regione e dei capi di Governo della Caribbean Community (Caricom).

Insignito di numerosi e alti riconoscimenti pubblici — tra i quali l’Ordine dell’Impero Britannico conferitogli a Londra, a Buckingham Palace, dalla regina Elisabetta ii — aveva svolto per ventisette anni il ministero episcopale a Saint Lucia. Tra le sue realizzazioni, il noviziato di un ordine religioso femminile al servizio dell’arcidiocesi, l’associazione di preti diocesani, il centro pastorale per la formazione della leadership locale che oggi porta il suo nome, il pre-seminario per i giovani della provincia di Castries e della regione, intitolato a Giovanni Paolo ii, propedeutico al seminario maggiore di Trinidad.

Aveva inoltre promosso, in particolare, la formazione dei diaconi permanenti e dei catechisti, e istituito il centro Sacra Famiglia per bambini bisognosi. Fiore all’occhiello della sua azione pastorale restano la casa di Sister Lucy per i cittadini indigenti, realizzata mettendo a disposizione la sua residenza episcopale, e l’organizzazione provinciale Caritas Antille con sede a Saint Lucia per il servizio dei poveri e dei bisognosi della regione.

Durante la Settimana Santa del 2004 era stato vittima di un’aggressione appena fuori dalla sua cattedrale. Aveva riportato una lieve ferita alla gola, ma il fendente sferratogli con un coltello non era stato mortale perché attutito dal collare romano.

Al compimento dei 75 anni, nel 2008, Benedetto xvi ne aveva accolto la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi. Tornato in Dominica, aveva continuato il suo servizio nelle parrocchie rurali dell’isola, in particolare a Grandbay e Soufriere.

In questo servizio pastorale lo aveva raggiunto la nomina cardinalizia. Papa Francesco lo aveva infatti creato e pubblicato cardinale — il primo della sua terra — nel 2014, assegnandogli il titolo di Santa Maria della Salute a Primavalle, del quale aveva preso possesso il 31 maggio di quell’anno.

Negli ultimi anni si era trasferito a Saint Lucia, nell’abbazia di Our Lady of the Assumption, per sottoporsi a cure mediche. È morto in seguito all’aggravarsi delle malattie dovute all’età, mantenendo fino alla fine uno stile di raccoglimento e di preghiera, dedicata in particolare alle vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa.


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