La salute è un diritto
Ginevra , 31. La salute «non è un bene di consumo», ma un diritto «universale»: per questo, l’accesso ai servizi sanitari «non può essere un privilegio» ed è necessario «lavorare insieme per rendere tale aspirazione una realtà concreta per tutti». È quanto sottolineato da monsignor Ettore Balestrero, rappresentante permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra, in occasione del dibattito dedicato al tema: “Tutti per la salute e la salute per tutti”, tenutosi in questi giorni alla 77ª assemblea mondiale della Sanità. La pandemia da covid-19, ha riflettuto il nunzio apostolico, ci ha insegnato che non possiamo vivere l’uno senza l’altro. La solidarietà, ha aggiunto, è una «questione di giustizia», attraverso la realizzazione di una cultura della cura, «basata sul riconoscimento della sacralità della vita e della dignità inalienabile di ogni persona umana», la cui priorità è sempre quella di «salvare» vite. La Santa Sede, ha proseguito, elogia l’impegno globale per intraprendere due processi «storici» volti a rendere l’equità e la solidarietà una realtà, l’aggiornamento del Regolamento sanitario internazionale e lo sviluppo di un nuovo “accordo sulle pandemie”, ricordando che «non bisogna risparmiare» ulteriori sforzi e consolidare quelli già compiuti perché un fallimento al riguardo «colpirebbe soprattutto i poveri» e i più vulnerabili.