ProMemoria
Quel che resta
Due anni fa, il 25 giugno 2022, a Port-au-Prince veniva uccisa suor Luisa Dell’Orto, due giorni prima del suo 65esimo compleanno. Era tante cose questa donna di fede e missione: Piccola sorella del Vangelo di Charles de Focauld, docente di Storia della Filosofia e Dottrina sociale della Chiesa, insegnante di futuri sacerdoti, era nata a Lomagna, nella ricca Lombardia che è la prima regione industriale d’Europa, e si era fatta missionaria tra le povertà del mondo, prima in Camerun e in Madagascar e da vent’anni a Haiti dove si occupava soprattutto dei bambini di quel Paese martoriato che «non è solo lo stato più povero dell’Occidente» come scrive Lucia Capuzzi nel suo libro Sorella universale (ed. San Paolo), ma «icona dei conflitti che caratterizzano la contemporaneità e che ha come protagonisti i gruppi armati illegali». Una donna che ha donato la vita agli altri fino al martirio, sottolineò Papa Francesco. Due anni dopo la sua morte violenta, quattro colpi di pistola in strada, il Centro “Kay-Chal”, nato in una baraccopoli dopo il drammatico terremoto del 2010 per opera delle Piccole Sorelle del Vangelo, accoglie 300 “Restavec”: bambini e ragazzi di campagna arrivati soli in città per fare i domestici, non scolarizzati e a rischio di esclusione sociale.
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