· Città del Vaticano ·

I saluti
Nuovo appello del Pontefice per Ucraina, Terra santa e Myanmar

Il sorriso perduto
dei bambini nelle guerre

 Il sorriso perduto  dei bambini nelle guerre  QUO-121
29 maggio 2024

Al termine della catechesi il Papa, nel salutare i vari gruppi presenti, ha lanciato un nuovo appello per la pace in Ucraina, in Terra Santa e in Myanmar, sottolineando in particolare che sono i bambini i primi a soffrire a causa delle guerre. Il Pontefice ha anche ricordato le vittime della grande frana in Papua Nuova Guinea, il sacerdote martire novarese don Giuseppe Rossi, beatificato domenica scorsa, e la memoria liturgica di san Paolo vi . L’udienza generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto i pellegrini di lingua francese, in particolare i giovani delle scuole francesi. Fratelli e sorelle, è ormai vicina la solennità del Santissimo Sacramento. Lo Spirito Santo ci conduca a Gesù presente nell'Eucaristia, mistero d’amore, fonte di grazia, gioia e luce, sostegno nelle difficoltà e conforto nel dolore.

Dio vi benedica tutti!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Paesi Bassi, Indonesia, Filippine, Singapore, Corea, Thailandia e Stati Uniti d’America. Invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!

Cari pellegrini di lingua tedesca, l’imminente solennità del Corpus Domini ci invita ad adorare con viva fede il Corpo e il Sangue di Cristo. Nel mistero dell’Eucaristia egli si rende presente per mezzo dello Spirito Santo per rimanere sempre con noi e trasformare le nostre vite.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Cercanos a la solemnidad del Corpus Christi, pidamos al Señor que su Espíritu de amor haga de nosotros una ofrenda permanente, para gloria de Dios y bien de su Pueblo santo. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa, sagrario purísimo de su presencia, los cuide. Muchas gracias.

Cari pellegrini di lingua portoghese, un saluto di benvenuto a tutti e in particolare ai “Figli della Misericordia” e ai membri dell’Accademia di Storia, con l’auspicio che il pellegrinaggio ai luoghi santificati dalla predicazione e dal martirio degli Apostoli Pietro e Paolo vi aiuti ad aderire strettamente a Cristo e al Vangelo. La Vergine Maria vi accompagni e vi protegga!

Saluto i fedeli di lingua araba. Lo Spirito di Dio che aleggiava sulle acque all’inizio dei tempi continua a essere presente, portando luce e ordine nella nostra vita. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!

Saluto cordialmente i polacchi. Un pensiero speciale rivolgo ai pellegrini riuniti a Roma nel ricordo orante del Beato Cardinale Stefan Wyszyński. Il Primate del Millennio sia per la Chiesa in Polonia e nel mondo un modello di fedeltà a Cristo e alla Madonna. Impariamo da lui la generosità nel rispondere alle povertà del nostro tempo, comprese quelle causate dalla guerra in tanti Paesi, specialmente in Ucraina.

Vi benedico di cuore.

Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime della grande frana che ha travolto alcuni villaggi in Papua Nuova Guinea. Il Signore conforti i familiari, quanti hanno perso la casa e il popolo papuano, che a Dio piacendo incontrerò nel settembre prossimo.

Domenica scorsa, a Novara, è stato beatificato Don Giuseppe Rossi, sacerdote e martire. Parroco zelante nella carità, non abbandonò il gregge nel tragico periodo della seconda guerra mondiale, ma lo difese fino all’effusione del sangue. La sua testimonianza eroica ci aiuti ad affrontare con fortezza le prove della vita. Un applauso al nuovo Beato!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i sacerdoti di Bergamo che ricordano il 25° di Ordinazione e li incoraggio a perseverare nella fedeltà alla chiamata del Signore e nel servizio gioioso del Vangelo. Questi bergamaschi hanno fama di buoni sacerdoti; avanti e coraggio! Saluto altresì le Figlie della Croce, di Liegi, che celebrano il Capitolo Generale, e le esorto a rinsaldare gli ideali religiosi per esprimere in modo sempre più generoso la dedizione a Dio e ai fratelli.

Accolgo con affetto i fedeli di Solopaca, l’Unione sportiva “Grosseto 1912”, i militari del Comando Trasmissioni della Cecchignola e quelli di Nettuno.

Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria liturgica di San Paolo vi, pastore ardente di amore per Cristo, per la Chiesa e per l’umanità. Tale ricorrenza aiuti tutti a riscoprire la gioia di essere cristiani, suscitando un rinnovato impegno nella costruzione della civiltà dell’amore. E mi raccomando, per favore, se avete un po’ di tempo, leggete la lettera di Paolovi Evangelii nuntiandi che è ancora attuale.

Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina. L’altro giorno ho ricevuto bambini e bambine che hanno sofferto bruciature, hanno perso le gambe nella guerra: la guerra sempre è una crudeltà. Questi bambini e bambine devono incominciare a camminare, a muoversi con braccia artificiali... hanno perso il sorriso. È molto brutto, molto triste quando un bambino perde il sorriso. Preghiamo per i bambini ucraini. E non dimentichiamo Palestina, Israele che soffrono tanto: che finisca la guerra. E non dimentichiamo il Myanmar, e tanti Paesi che sono in guerra. I bambini soffrono, i bambini nella guerra soffrono. Preghiamo il Signore perché sia vicino a tutti e ci dia la grazia della pace. Amen.

A tutti la mia benedizione!