27 maggio 2024
Era capace di stare seduto al tavolo di lavoro per più di quattordici ore al giorno, stoicamente piegato sulla congerie di fogli vergati dalla sua scattante mano, ma non poteva fare a meno, Balzac — secondo un collaudato rituale quotidiano — della passeggiata. Tale esercizio gli consentiva di unire l’utile al dilettevole, poiché da un lato, come egli stesso ebbe a scrivere, aveva la possibilità di «far rifiatare le spossate membra»; dall’altro, poteva gettare uno sguardo, vivido e penetrante, alla folla per trarre materiale per la sua “commedia umana”.
A tale rituale Balzac pensò poi di dare un’ufficiale veste letteraria componendo un breve saggio dal titolo Teoria del camminare(. Tale opera dà sommo lustro all’atto della passeggiata perché, nella concezione di Balzac, essa diventa ...
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