27 maggio 2024
Lo psicoanalista Moustapha Safouan ci dice che un bravo insegnante si riconosce da come reagisce quando gli capita di inciampare salendo in cattedra. Cosa saprà fare di questo inciampo? Tenterà goffamente di far finta di nulla, nascondendo l’imbarazzo? Rimprovererà con stizza le reazioni divertite dei ragazzi? Oppure prendendo spunto da questo imprevisto, farà dell’inciampo la sua lezione mostrando ai suoi alunni che nessuno è senza incertezze e vacillamenti, che nessuno è al riparo dall’imprevedibilità della vita?
L’aneddoto di Safouan illumina dunque una lezione fondamentale che l’insegnante deve essere pronto a testimoniare: si può inciampare “bene”, ovvero si può vivere la vergogna del proprio fallimento senza terrore. L’inciampo ha specificamente a che fare con la ...
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