· Città del Vaticano ·

Giornata mondiale dei bambini
Sabato 25
L’incontro allo Stadio Olimpico
Le parole di saluto di Papa Francesco

Il “calcio d’inizio”
del futuro del mondo

 Il “calcio d’inizio” del futuro del mondo   QUO-119
27 maggio 2024

Nel pomeriggio di sabato 25 maggio, lasciata Casa Santa Marta, Papa Francesco si è recato in automobile allo Stadio Olimpico di Roma per l’incontro con i bambini in occasione della prima Giornata mondiale ad essi dedicata (gmb2024), patrocinata dal Dicastero per la cultura e l’educazione. Queste le parole di saluto che il Pontefice ha rivolto ai circa cinquantamila presenti.

Care bambine, cari bambini, ragazzi e ragazze!

Ci siamo! Ci siamo! È iniziata l’avventura della gmb, la Giornata Mondiale dei Bambini. Ci siamo radunati qui allo Stadio Olimpico, per dare il “calcio d’inizio” a un movimento di bambine e bambini che vogliono costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli, un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda. “Bello mondo”, dice il vostro canto. Grazie di questo!

In voi, bambini, tutto parla di vita, di futuro. E la Chiesa, che è madre, vi accoglie, vi accompagna con tenerezza e con speranza. Lo scorso 7 novembre ho avuto la gioia di accogliere in Vaticano alcune migliaia di bambini di tante parti del mondo. Quel giorno avete portato un’ondata di gioia; e mi avete manifestato le vostre domande sul futuro. Quell’incontro ha lasciato un’impronta nel mio cuore e ho capito che quella conversazione con voi doveva continuare, doveva allargarsi a tanti altri bambini e ragazzi. Ed è per questo che oggi siamo qui: per continuare a dialogare, a porci domande e risposte.

So che siete tristi per le guerre. Io vi domando: voi siete tristi per le guerre? [i bambini rispondono]: “Sì!” — “Non sento” — “Sì!”. Oggi ho ricevuto bambini fuggiti dall’Ucraina che avevano tanto dolore per le guerre. Alcuni di loro erano feriti. La guerra è una cosa bella? [i bambini rispondono]: “No!”. Non si sente. [i bambini rispondono]: “No!”. E la pace, è una cosa bella? [i bambini rispondono]: “Sì!”. Mi piace sentirvi così bambini. Siete addolorati perché tanti vostri coetanei non possono andare a scuola. Ci sono bambine e bambini che non possono andare a scuola. Sono realtà che anch’io porto nel cuore, e prego per loro. Preghiamo per i bambini che non possono andare a scuola, per i bambini che soffrono le guerre, per i bambini che non hanno da mangiare, per i bambini che sono malati e nessuno li cura.

Una domanda. Sentite bene. Voi sapete qual è il motto di questa Giornata Mondiale dei Bambini? Sapete qual è il motto? Il motto è una frase presa dalla Bibbia: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”. Lo avete ascoltato? [i bambini rispondono]: “Sì!”. “Ecco io faccio nuove tutte le cose”. Lo diciamo insieme? [Tutti insieme]: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”. Un’altra volta: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”. Questo è il motto. È bellissimo. Pensate: Dio vuole questo, tutto ciò che non è nuovo passa. Dio è novità. Sempre il Signore ci dà la novità.

Cari bambini, andiamo avanti e abbiamo gioia. La gioia è salute per l’anima. Care bambine e bambini, Gesù nel Vangelo ha detto che vi vuole bene. Una domanda: Gesù vi vuole bene? Non si sente! [i bambini rispondono]: “Si!. E il diavolo, vi vuole bene? [i bambini rispondono]: “No!”. Bravi! Coraggio e avanti.

Adesso, tutti insieme, se voi volete, facciamo una preghiera alla Mamma, alla Mamma del Cielo.

[Recita Ave Maria]

Che Dio vi benedica! Che Dio vi benedica!