· Città del Vaticano ·

In un libro le storie di 24 piccoli testimoni della fede e una lettera per proporre un dialogo

Quando un cardinale
(«mi chiamo Marcello»)
scrive ai bambini

 Quando un cardinale («mi chiamo Marcello»)  scrive ai bambini  QUO-118
25 maggio 2024

«Vi presento 24 bimbi come voi che sono stati amici di Gesù, come lo siete voi, e che hanno lasciato un segno forte nella loro famiglia, tra i compagni e in tutti i grandi che li hanno conosciuti». Con queste parole il cardinale Marcello Semeraro inizia la sua lettera ai bambini — in occasione della Giornata mondiale a loro rivolta che è in svolgimento, in queste ore, a Roma — contenuta nel libro Bambini. Testimoni della fede (Marigliano [Napoli], Libreria editrice Redenzione, pagine 90, euro 10). Il volume è curato da padre Luigi Borriello e Maria Rosaria del Genio.

«La prima cosa che voglio mostrarvi è il loro affetto per i genitori, per i fratelli, le sorelle, i maestri e le maestre, i loro parroci» scrive il prefetto del Dicastero delle cause dei santi nella lettera, in uno stile di semplicità («mi chiamo Marcello»), facendo presente che «alcuni sono vissuti più vicini a noi negli anni, altri lontano, ma in Paradiso siamo tutti uniti, vicini e lontani». E afferma: «Essi prendevano il loro affetto per il Signore Gesù, per Dio Padre, lo Spirito santo, la Madonnina e lo trasmettevano a tutti coloro con i quali giocavano, studiavano e vivevano».

«Questo grande affetto lo dimostravano anche per Gesù che ha sofferto per tutti gli uomini e hanno regalato a Gesù i loro dolori piccoli e grandi. Tutti sono vissuti sulla terra pochi anni e ora già vivono in Paradiso e sono stati chiamati a fare compagnia agli angeli e ai santi tutti e a diventare amici di tutti i bambini del mondo, anche di voi».

Leggendo «che erano vissuti poco tempo — scrive ancora il cardinale nella lettera — sono stato triste, ma poi ho pensato che quando ognuno nasce ha un compito da Dio e siamo felici se facciamo questo compito e lasciamo un messaggio agli altri. Tutti questi bambini hanno svolto il loro compito molto presto, e hanno lasciato un messaggio importante. Vedrete che ognuno di loro continua ancora a fare il suo compito come: invitare alla preghiera, dare gioia a chi soffre, aiutare a costruire cose (per esempio i pozzi) perché gli altri bimbi stiano bene. Ma perché hanno sofferto? A questa domanda è difficile rispondere. Possiamo solo dire che volevano somigliare al loro amico Gesù e Gesù prima ha sofferto per tutti gli uomini e poi, andando in Paradiso, continua a fare miracoli per far essere felici tutti, anche se alcuni grandi non lo capiscono perché sono felici solo se hanno tanti soldi».

Con questo stile il cardinale presenta ai suoi giovanissimi lettori «un bambino e una bambina, in ordine alfabetico, per ogni mese dell’Anno dei Bambini». Con una proposta: «Leggete la loro vita, copiate i loro pensieri e parlatene con Dio Padre, con Gesù, con la Madonna e anche con lo Spirito Santo. E anche tra i grandi».

Condividendo un pensiero a Gesù Eucaristia e sulla prima comunione, il cardinale ha fatto presente che in comune con questi 24 testimoni tutti i bambini hanno la passione per i giocattoli o il loro animale domestico, e anche per il telefonico: «Molti di loro sapevano mandare messaggi segreti a Dio come voi usate il cellulare».

E così ecco le vivaci testimonianze — nel libro sono presentate le biografie essenziali — dei santi Francesco (1908-1911) e Giacinta (1910-1920) Marto che hanno vissuto l’esperienza mariana di Fátima; dei francesi Anna de Guignè (1911-1922), Maria Gabriella Taurel (1905-1912), Maria Lucia Chausset (1920-1926), Pierino D’Airelle (1905-1913) e Pierre Guy (1913-1925); dei brasiliani Antonio da Rocha Marmo (1918-1930), Nelson Santana (1955-1964) e Odette Vidal (1930-1939); dei messicani Carlo Betanzos (1919-1927) e Willy De Koster (1974-1984); del belga Herman Wijns (1931-1941); delle spagnole Josefina Vilaseca (1940-1952), María del Carmen Gonzáles Valerio y Sáenz de Heredia (1930-1939) e María del Pilar Cimadevilla López-Dóriga (1952-1962); dell’irlandese Nellie Organ (1903-1908); degli italiani Gustavo Maria Bruni (1903-1911), Lucia Fiocchetti (1997-2006), Luca Passaglia (1999-2004); Antonietta “Nennolina” Meo (1930-1937), Silvio Dissegna (1967-1979), Teresa Ruocco (2004-2015) e Ulrico Sarti (1930-1942).

Il libro con la lettera ai bambini vuole essere anche una proposta di dialogo diretto. Tanto che il cardinale Semeraro condivide l’indirizzo postale (00120 Città del Vaticano) e l’indirizzo mail (info@causedeisanti.va) del Dicastero delle cause dei santi.