Contemplazione
22 maggio 2024
«Dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore» (Sapienza, 13, 5). Questo celebre passaggio del libro della Sapienza — che rielabora in modo originale alcuni concetti chiave della grecità e che verrà ripreso da Paolo in Romani 1, 20-23 — si può considerare uno dei «crocevia» biblici più frequentati nella storia della teologia e della spiritualità cristiana e non solo.
Grandezza e bellezza sono due attributi che richiamano la sproporzione tra la creazione nel suo complesso e l’uomo (cfr. Siracide, 42, 17) e, dall’altra, la convenienza e armonia della creazione stessa (cfr. Siracide, 42, 21-25); in forza di entrambi questi attributi, la contemplazione del creato esercita una forte attrazione (cfr. Sapienza, 13, 3) a tal punto da ...
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