La pianura di Troia
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16 maggio 2024
C’è paesaggio e paesaggio. Da quello di Omero a quello di Leopardi, passando per Orazio. Esso sottende la dimensione eroica, idillica, elegiaca. Di fronte a questo scenario, ciò che sorprende nel termine convenzionale di paesaggio è la non-ovvietà del fenomeno che racchiude. Il paesaggio, infatti, non è un fenomeno oggettivo, misurabile ed esistente per sé, ma qualcosa che nasce in virtù dell’azione dell’uomo e che da questi dipende. In forza di tale valutazione, afferma Michael Jakob (cattedrati_ swco di lettere comparate all’università di Grenoble) in Paesaggio e Letteratura — scritto nel 2005 e ora riproposto dalxc vla casa editrice Leo. S. Olschki (Firenze, 2024, pagine 241, euro 29) — il paesaggio in quanto realtà è il prodotto di una costituzione da parte del ...
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