· Città del Vaticano ·

Pillole di teologia

Risorgere
nella civiltà dell’amore
e non nel metaverso

 Risorgere nella civiltà dell’amore e non nel metaverso  QUO-109
15 maggio 2024
L’uomo è resiliente alla morte: non vuole morire, perché è mosso da una scintilla interiore di immortalità. Sa bene che la morte arriverà, ma non sa quando: perciò si illude di non dover morire mai e, nel frattempo, s’affanna a restare il più a lungo possibile, combattendo le malattie (prolungando la vita artificialmente) e infrangendo i limiti dello spazio-tempo, cercando forme nuove di immortalità (attraverso le tecnologie oggi disponibili, anche un’immortalità virtuale nel metaverso di Mark Zuckerberg). In fondo, in questa idea del progetto post-umano di ibernare il corpo e trasferire il cervello in un computer e poi, con un contratto, essere “ricollegati” dopo qualche centinaio di anni, è una risurrezione per ricomposizione. La leggenda del “dottor” Faust — che fa ...

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