15 maggio 2024
Speranza contro rassegnazione, coraggio invece che sconforto, forza di andare avanti con fede in una situazione segnata da violenze e atrocità: è tutto questo la Pentecoste per i fedeli cristiani in Myanmar, una festività che riporta l’animo dei credenti alla certezza che è lo Spirito di Dio quella “forza dall’alto” che può ancora consolare e reggere le sorti di un popolo travagliato dalla sofferenza di un conflitto civile generalizzato. «Lo Spirito discenderà sulle nostre comunità, nei nostri cuori. È un momento sentito e anche emotivamente importante, soprattutto per i giovani birmani, sottoposti in questa fase a un’enorme pressione sociale e politica», racconta a «L’Osservatore Romano» Joseph Kung, laico cattolico di Yangon che gestisce un’università ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati