Un continuo gioco

14 maggio 2024
«Amo i viaggi, non sempre i viaggiatori, ed è dal viaggiare che è nata la mia passione per l’antropologia», così inizia il volume di Marco Aime Di pietre, di sabbia, di erba, di carta. Un antropologo sul campo (Torino, Bollati Boringhieri, 2024, pagine 160, euro 18). Con un rovesciamento del sorprendente e straordinario incipit di Tristi tropici (1955) di Claude Lévi-Strauss: «Odio i viaggi e gli esploratori». Nel libro, corredato da fotografie scattate nel corso delle sue campagne di studio, Aime ripercorre la sua carriera fin dagli esordi, alternando il racconto con riflessioni sul ruolo dell’antropologo, sul suo rapporto con le popolazioni native e, più in generale, sullo statuto dell’antropologia come disciplina.
La storia prende le mosse proprio da un viaggio, compiuto nel ...
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