Brigitte Bardot
e la biblioteca che respira

Un padre che non c’è; o meglio, che non esiste abbastanza (non andiamo oltre per non rovinare la sorpresa a chi ancora non ha visto il film) e un ragazzino che ha bisogno di maestri. Quelli che incontra a scuola sono solo la caricatura grottesca di quello che desidera, ma non si perde d’animo. Una risposta al suo bisogno più profondo e più urgente ci deve essere per forza, dice a se stesso il piccolo Adam, mentre l’infanzia si trasforma rapidamente in adolescenza. E se la realtà delude si può sempre saccheggiare, in ogni momento, senza dover chiedere il permesso a nessuno, quel ricchissimo, colorato, inesauribile mondo dei sogni che si lascia racchiudere in una foto, o in una serie televisiva. Basta un poster nell’angolo di una cameretta per iniziare un viaggio infinito, e incontrare guide, fate, angeli ...