· Città del Vaticano ·

In dialogo con i giovani della Cresima di Genova

Un dono e un compito
per casa

 Un dono e un compito per casa  QUO-106
11 maggio 2024

Un rosario per ciascuno, come «ricordo di questo viaggio», ma soprattutto «per pregare», e «un compito da fare» al ritorno a casa: salutare i genitori e i nonni, specie questi ultimi, perché «sono persone sagge e buone». Sono le consegne lasciate da Papa Francesco ai circa mille ragazzi della Cresima dell’arcidiocesi metropolitana di Genova, incontrati in Vaticano stamane, sabato 11 maggio.

Papa Bergoglio ha indossato il loro stesso berretto rosso, entrando ancor più in sintonia con le giovani e i giovani che sul piazzale Santa Marta, antistante la residenza pontificia, lo hanno atteso insieme con il loro arcivescovo, il francescano conventuale Marco Angelo Tasca, anch’egli con in testa il cappellino da baseball “d’ordinanza”.

Presentatisi come “scintille” — così recitava uno striscione esposto dietro le transenne — festanti hanno applaudito Francesco al suo arrivo a bordo della jeep bianca scoperta. Dalla vettura, attrezzata con microfono, il vescovo di Roma ha dialogato con loro. E come già avvenuto lo scorso anno e nel 2022, ha incoraggiato quanti sono impegnati nel cammino formativo legato al sacramento della Confermazione nelle parrocchie del capoluogo ligure. «Cari amici, buongiorno!» ha esordito, provocandoli a fare chiasso fingendo di non sentire bene. «Siete stanchi del viaggio»? ha chiesto, informandosi su quante ore di pullman avessero dovuto affrontare. «Otto» è stata la risposta, che ha generato una nuova domanda: «Avete dormito sul bus? “No!”; avete fatto chiasso? “Sì”. E va bene! Vi do il benvenuto qui a Roma». Quindi li ha invitati a cantare e alla loro reazione positiva ha commentato: «Mi piace sentirvi, mi piace tanto. E sono contento di sentirvi così lieti». Poi è tornato sul tema a lui caro dell’hacer lío. quel “fare chiasso” pronunciato per la prima volta in pubblico da Papa quando incontrò i giovani argentini nella cattedrale di Rio de Janeiro durante la Giornata mondiale della gioventù 2013. «Dicono che i bambini come voi, i ragazzi — ragazzi e ragazze, bambine e bambini — fanno chiasso. È vero?», li ha interrogati, esortando a rispondere — dapprima «quelli che dicono sì» e successivamente «quelli che dicono no» — salvo poi concludere: «Hanno vinto quelli che fanno più chiasso, come sempre».

Infine la duplice consegna del dono e del compito a casa, prima di congedarsi: «Adesso vi lascio e vado lì a lavorare — ha detto indicando il Palazzo apostolico vaticano dove ha avuto in agenda diverse udienze — e vi chiedo di pregare per me». Nella circostanza Francesco ha anche autografato il berretto rosso e ha concluso l’incontro con la recita dell’Ave Maria e la benedizione, invitandoli di nuovo tutti a cantare.

Giunti da Genova ieri pomeriggio, venerdì 10, i giovani pellegrini che hanno appena ricevuto o stanno per ricevere la Cresima, parteciperanno domani alla messa domenicale presso la Fraterna Domus di Sacrofano che li sta ospitando, per poi terminare la tre-giorni romana con la presenza al Regina Caeli del Papa in piazza San Pietro.