L’emarginazione
![L’emarginazione è assenza di dialogo QUO-106 L’emarginazione è assenza di dialogo QUO-106](/content/dam/or/images/it/2024/05/106/varobj24761155obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
11 maggio 2024
«Quelli che stanno nei banchi più esterni!». Cerca di risolverla con una battuta, un alunno, quando chiedo chi, nel mondo della scuola, può essere considerato al margine. È un tema sul quale gli adulti si affannano molto, cercando soluzioni e prevenzioni, senza però fermarsi a parlarne con gli alunni, con cui può uscirne un dialogo stimolante.
Innanzitutto, dicono i ragazzi, c’è enorme differenza tra “essere” e “venire” emarginato: «Qualcuno si pone ai margini per scelta propria». Non tutti vogliono un riflettore puntato addosso e a volte i posti in fondo — non in aula, metaforicamente — sono i preferiti in età adolescenziale. Parliamo di ragazzi e ragazze timidi, insicuri, fragili, insomma degli introversi, di «chi sta sempre al cellulare», oppure di ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
![paywall-offer paywall-offer](/etc/designs/osservatoreromano/release/library/main/images/paywall/promotion.png)
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati