08 maggio 2024
«L’eutanasia sarà sempre una strada sbagliata, che nessuna autorità può legittimare o consentire». Lo ha ribadito la Conferenza episcopale peruviana (Cep) in una dichiarazione pubblicata dopo che, il 22 aprile scorso, la psicologa Ana Estrada, che soffriva di una malattia incurabile, è diventata la prima persona in Perú a morire facendo ricorso all’eutanasia, una pratica illegale nel paese andino. «La Costituzione del Perú — sottolinea inoltre l’episcopato, che in passato è già intervenuto più volte sul “caso Estrada” — stabilisce chiaramente che il fine supremo della società e dello Stato è la difesa della persona umana e il rispetto della sua dignità. Questo significa prendersi cura, rispettare e promuovere la vita, dal concepimento ...
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