30 aprile 2024
Il 15 aprile arrivo all’aeroporto di Tel Aviv in piena notte. Questo viaggio, in compagnia del vicario generale dell’Ordine, era in programma dallo scorso anno come una visita più ampia ai nostri fratelli che vivono e lavorano in Terra Santa, ma alla luce di quanto accade dal 7 ottobre scorso, ha assunto un altro valore.
Molti ci hanno sconsigliato di partire. Eppure, una volta che il volo è stato confermato, non abbiamo esitato a partire alla volta del paese, dove i nostri frati e tanti altri restano, pur nell’oscurità dell’ora presente.
All’arrivo all’aeroporto Ben Gurion ci accolgono i ritratti degli ostaggi di Hamas: volti sorridenti e per la maggioranza giovani. Una galleria di insopportabile dolore. Poi siamo colpiti dalla calma, certo complice la notte. Tutto sembra normale, eppure non lo è. Attraverso ...
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