«Immensa gratitudine» per la visita al carcere femminile della Giudecca è stata espressa dalle detenute a Papa Francesco al termine dell’incontro. Una gratitudine «che riempie di gioia», hanno detto, e resa visibile attraverso il dono di un cestino fiorito contenente prodotti di cosmesi, frutto del loro lavoro nella cooperativa “Rio Terà dei Pensieri”. Questo, hanno spiegato, è «un laboratorio di cosmetica dove vengono creati e confezionati bagnoschiuma, shampoo, creme e saponi, tutti prodotti naturali. Per noi questo lavoro è molto importante, perché dà un senso al nostro presente». Infatti il sentirsi utili alla società, hanno rimarcato le recluse, «giorno dopo giorno fa crescere in noi la speranza, ci indica il cammino verso il dopo, ci dà la forza di affrontare il futuro con un atteggiamento positivo e migliore».
Il grazie al Papa per la sua presenza è stato rivolto anche dalle detenute del laboratorio di sartoria, le quali gli hanno consegnato un cestino ornato di rose gialle e bianche — i colori del Vaticano — chiedendogli «di portare con sé nel suo cuore le nostre speranze» e assicurandogli «le nostre preghiere per il suo alto ministero e per il suo cammino di guida spirituale». Nel cestino anche una rosa rossa, «simbolo della lotta, ogni giorno, contro la violenza sulle donne», hanno sottolineato.
«La gioia che proviamo supera tutti i pensieri» è stato l’attestato di affetto rivolto a Francesco da un altro gruppo di recluse che, dopo l’«emozione grandissima» nel vederlo dal vivo, lo hanno ringraziato non solo per essere «in mezzo a noi, come una frase del Vangelo: “Ero in carcere e sei venuto a trovarmi”»; ma anche «per aver voluto fare la Biennale qui da noi, con noi»: «stupite», pur essendo «donne emarginate», di poter «essere utili» e insieme collaborare per dare vita a «capolavori». E hanno proseguito: «Sei il primo Papa nella storia della Biennale e noi potremo dire ad alta voce: “C’eravamo anche noi”, come ci saremo sempre, accanto a te». La visita del Pontefice in questo luogo — si sono dette convinte le donne — «ci porterà molta benedizione, prosperità, pace, amore, liberazione per tutto il mondo» e, con l’aiuto di Dio, «tanta forza nel nostro cuore».