· Città del Vaticano ·

Il “canto del paesaggio” di Stefano Dal Bianco

Meditazione in versi ritornando alle origini

 Meditazione in versi ritornando alle origini  QUO-096
27 aprile 2024
Ho visto Tito giocare. Stefano lancia un sasso e lui corre a prenderlo per ingaggiare una lotta divertente. Tito è un Jack Russell, ed è il cane di Stefano Dal Bianco, che se lo porta dappertutto, ma ad osservarli bene non si capisce chi accompagni l’altro. Però, nell’ultima raccolta di Dal Bianco, Paradiso (Milano, Garzanti, 2024, pagine 141, euro 19), è certamente Tito che, canide Virgilio, guida il poeta nella selva oscura. Che tanto oscura poi non è. Parliamo di Orgia e dintorni, il minuscolo borgo dalle parti di Siena, dove Dal Bianco vive in una casa del Quattrocento che da un lato si affaccia sulla valle, dall’altro è proprio al limitare del bosco. Ecco, ogni giorno Tito deve andare, andare, andare, esplorare la zona, incontrare piante, animali, il fiume, sassi, tanti sassi. E Stefano ...

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