· Città del Vaticano ·

Il racconto

In fuga dalla guerra

 In fuga dalla guerra  QUO-093
24 aprile 2024

«Storie di guerra che possono diventare storie di accoglienza e soprattutto storie di pace». Questo è l’obiettivo posto e raggiunto dal regista Andrea Rainone nel docufilm In cerca di pace, presentato a Papa Francesco questa mattina durante l’udienza generale.

Il documentario raccoglie una serie di testimonianze di donne ucraine fuggite con i propri figli dalla guerra, e che hanno lasciato mariti o fratelli proprio tra quei soldati giovani che «vanno a morire», come oggi Papa Francesco ha nuovamente ricordato invitando alla preghiera.

Queste donne — fa presente il regista — sanno esattamente cosa voglia dire vivere in modo diretto un conflitto armato, sentirlo ogni giorno sulla propria pelle e cercare di trovare salvezza in un Paese inizialmente sconosciuto e accoglienza da persone estranee con cui poi si instaurano rapporti di profonda amicizia.

È una storia di speranza resa possibile dalla popolazione della città di Rovigo e, in particolare, grazie all’attività di volontariato della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, della Comunità di Sant’Egidio locale e della Caritas diocesana, in collaborazione anche con alcune associazioni e la comunità ortodossa.

Tra le testimonianze raccolte, oltre a quelle delle donne ucraine spesso cariche di ansia e dolore, «ci sono anche quelle di volontari, sacerdoti, membri delle diverse comunità, in un racconto corale di storie di solidarietà e amicizia che di per sé diventano un inno alla pace» racconta Rainone.

C’è, ad esempio, il racconto di Valentina, che ricorda quel 25 febbraio 2022, quando, all’alba, con i figli ancora a letto riceve la chiamata inattesa del fratello che la invita a raccogliere documenti e poche cose e scappare perché la guerra è iniziata. Uno shock improvviso, con la totale incapacità di comprendere come la vita possa cambiare di punto in bianco, senza essere minimamente pronti all’incertezza angosciante del futuro, anche semplicemente nel capire cosa mettere in una valigia.

Nel docufilm c’è poi la storia di Galyna, originaria del Donbass: per lei questa guerra è il ripetersi di un incubo vissuto già nell’aprile del 2014.

«Il tono angoscioso delle loro testimonianze si acquieta pian piano mentre parlano dell’esperienza vissuta nella loro nuova comunità, dove l’accoglienza e la solidarietà si tramutano in condivisione, in “stare accanto”» evidenzia Rainone.

L’eco-runner Roberto Cavallo ha presentato stamane al Papa la Keep Clean and Run, la corsa a piedi in stile “plogging” — un’attività sportiva consistente nell’unione di corsa e raccolta di rifiuti — più lunga del mondo, giunta quest’anno alla sua decima edizione. L’atleta ha percorso la distanza di una maratona al giorno per sette giorni, dal 17 al 23 aprile, in sette città italiane. L’ultima “tappa” è avvenuta ieri, appunto, con partenza da Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano, per poi percorrere gli ultimi chilometri della Via Francigena all’altezza de La Storta ed arrivare dapprima in Vaticano e poi in Campidoglio.

«Si tratta di un’iniziativa rivolta alla cura della nostra casa comune, in piena sintonia col magistero di Francesco, cercando di sensibilizzare sull’importanza del riciclo dei rifiuti», hanno sostenuto i rappresentanti di Corepla e Ricrea — consorzi impegnati rispettivamente nel riciclaggio e nel recupero degli imballaggi in plastica e di quelli in acciaio — che sostengono l’iniziativa.

«Siamo qui per dire come, con l’amore e la forza di volontà, si possa fare tanto verso i ragazzi con autismo»: lo hanno testimoniato, stamane in piazza San Pietro, alcune mamme e volontarie dell’associazione “I colori dell’autismo”, attiva dal febbraio 2023 sul territorio del comune di Cassino.

Da Cairate, piccolo centro in provincia di Varese, nel giorno esatto del loro 50° di matrimonio, hanno partecipato all’udienza generale Mariano Lelii e sua moglie Paola. «Non potevo sperare in un regalo più grande che ricevere la benedizione del Papa» confida Mariano. Ricordando come anche in quel mercoledì 24 aprile 1974 «la notte c’era stato un temporale fortissimo e poi la mattina era tornato il sereno con un bel sole, proprio come oggi».

Infine, accompagnati da suor Geneviéve Jeanningros, religiosa delle Piccole sorelle di Gesù, che da oltre 50 anni vive al Luna Park di Ostia, hanno incontrato Francesco alcune famiglie di giostrai e circensi attivi a Roma e nel Lazio con «gli spettacoli viaggianti». In particolare al Papa hanno presentato i bambini: Antonio e Aurora, di 3 e 5 anni; Sofia, Gaia e Giada di 12; Giorgio e Leonardo entrambi di 8.

di Fabrizio Peloni