Diritti individuali
20 aprile 2024
«Straziante»: viene definita così dalla Rete ecclesiale panamazzonica (Repam) la situazione di violazione dei diritti umani in cui si trovano diversi popolazioni indigene e comunità contadine, fluviali e afro-discendenti della regione panamazzonica. In occasione della 23ª sessione del Forum delle Nazioni Unite sulle questioni indigene a New York, che si sta svolgendo in questi giorni, la Repam attraverso il Nucleo per i diritti umani e l’advocacy internazionale, ha diffuso il suo ultimo rapporto intitolato “Terzo rapporto regionale sulle violazioni dei diritti umani nella regione panamazzonica”, redatto in tre lingue: spagnolo, inglese e portoghese.
Tra le popolazioni che corrono i maggiori rischi e che subiscono continui soprusi, secondo il rapporto, sono i Mosetene, Tsimane, Tacana, Leco, Esse Ejja, ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati